Il costo riscaldamento domestico rappresenta una delle spese più rilevanti per le famiglie, soprattutto nei mesi invernali. Conoscere il costo per produrre 1 kWh di energia termica aiuta a scegliere il combustibile più conveniente e ad ottimizzare l’efficienza energetica. In questa guida analizziamo il costo riscaldamento dei principali combustibili, tenendo conto del loro potere calorifico e dell’efficienza media delle caldaie.
Legna: una soluzione economica e sostenibile
La legna è uno dei combustibili più tradizionali, ancora oggi molto apprezzato per il suo basso costo e la sua sostenibilità. Con un prezzo medio di circa 0,15 € al kg e un potere calorifico di 4 kWh per kg, rappresenta una delle scelte più vantaggiose per il costo riscaldamento domestico. Anche se la sua efficienza dipende dalla qualità del legname e dal tipo di caldaia, il suo costo unitario per kWh resta molto contenuto, intorno a 0,043 €.
Pellet: praticità ed efficienza
Il pellet è un combustibile sempre più diffuso, grazie alla sua facilità d’uso e alla combustione più pulita rispetto alla legna. Ha un potere calorifico superiore (circa 5 kWh per kg) e un rendimento migliore, se utilizzato in caldaie di nuova generazione. Tuttavia, il suo costo è più elevato rispetto alla legna, con una media di 0,28 € al kg e un costo per kWh che si aggira intorno a 0,064 €.

Metano: la scelta più comune nelle città
Il metano è il combustibile più utilizzato nelle abitazioni collegate alla rete del gas. Il suo potere calorifico è di circa 9,5 kWh per metro cubo, e il costo si aggira intorno a 0,85 € al m³. Grazie alla sua praticità e alla continuità di fornitura, è una scelta diffusa, sebbene il suo costo per kWh sia più elevato rispetto ai combustibili solidi, attestandosi a circa 0,103 €.
Gasolio: una soluzione per chi non ha il metano
Il gasolio è spesso utilizzato nelle case che non dispongono di un allacciamento alla rete del metano. Ha un potere calorifico elevato, di circa 10 kWh per litro, ma il suo costo è piuttosto alto, intorno a 1,15 € al litro. Il risultato è un costo per kWh di circa 0,132 €, rendendolo meno conveniente rispetto ad altre opzioni.
GPL: pratico ma costoso
Il GPL è un altro combustibile diffuso in zone non servite dalla rete del metano. Ha un potere calorifico di circa 7 kWh per litro e un costo medio di 0,84 € al litro, con un costo per kWh di circa 0,138 €. Anche se è pratico e facilmente reperibile, il suo costo elevato lo rende meno competitivo rispetto ad altre fonti energetiche.

Conclusioni
Se il tuo obiettivo è ridurre il costo riscaldamento, la legna si conferma l’opzione più economica, seguita dai pellet. Il metano, pur avendo un costo maggiore, rimane una scelta pratica per chi ha accesso alla rete del gas. Valutare attentamente il combustibile più adatto alle proprie esigenze permette di ottimizzare i consumi e ridurre le spese energetiche.
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